Teatro

La mamma più forte del mondo chiude stagione della Fondazione Pergolesi Spontini

La mamma più forte del mondo chiude stagione della Fondazione Pergolesi Spontini

Si chiude il sipario sulla stagione della Fondazione Pergolesi Spontini realizzata con l’AMAT e i Comuni coinvolti. L’ultimo appuntamento in cartellone è domenica 28 aprile al Teatro Comunale di Montecarotto con La mamma più forte del mondo di NIM neuroni in movimento, compagnia che aderisce a Matilde. Piattaforma della nuova scena marchigiana promossa e sostenuta da Regione Marche e AMAT.

Con La mamma più forte del mondo, spettacolo vincitore del progetto GAME, la compagnia NIM neuroni in movimento continua il suo percorso all'interno della drammaturgia contemporanea dimostrando come sia fondamentale scegliere testi che, attraverso storie di straordinaria quotidianità, siano in grado di farsi universali, di parlare a tutti, di come sia fondamentale rappresentare personaggi apparentemente lontanissimi da tutti noi per ciò che fanno e ciò che dicono ma con quell'umanità che ci permette di comprenderli ed immedesimarci in essi. Tutto ciò con l'obiettivo da sempre dichiarato di fare con il teatro non intrattenimento, ma quell'arte straordinaria in grado di fermare per un attimo il mondo e farne una cruda e spietata fotografia, con la “pretesa” di voler migliorare la società in cui viviamo.

“L'esigenza di maturare e sperimentare un proprio linguaggio rivolto al teatro contemporaneo si sviluppa nel testo di esordio di Barbara Moselli. – Scrivono Matteo Alfonso e Tommaso Benvenuti che firmano la regia dello spettacolo. - Quello che colpisce a prima lettura del testo è la continua ricerca di un feedback positivo tra il gioco scenico degli attori e il testo stesso. Una commedia che ruota attorno a due elementi fondamentali: la creazione dei loro personaggi con i loro vizi e le loro virtù, a cui ci si affeziona, di cui si ride nei loro momenti e situazioni paradossali, consapevoli però della profonda corrispondenza che ognuno di noi sente per questa umanità. Secondo, è l'argomento cardine della commedia: la famiglia, meglio la “condizione sociale” o “l'appartenenza”. Fratello e Sorella sono impegnati nella loro personale lotta per l'indipendenza, non solo materiale, ma anche interiore, restando inevitabilmente attratti dal forte carattere della Mamma. Carattere che appartiene e compenetra il nucleo familiare stesso. E sarà proprio la Mamma, alla fine, a trovare la soluzione che riporta equilibrio all'interno di questa famiglia singolare. Grazie a queste coordinate e a una scrittura che riflette appieno i ritmi della commedia, si riesce a intravedere uno spettacolo che non fa leva sulla denuncia scontata dei problemi dei giovani, della famiglia e della modernità ma, partendo da un dato esteriore e originale, li assimila in un ritratto di umanità molto più vicina e affine a noi di quanto possa apparire.”

Un interno domestico. Un tavolo. Sorella e Fratello trentenni e una mamma (come suggerisce il titolo) un po' particolare. Una valigia. Una partenza imminente e tutte le conseguenze e le discussioni che porta con sé il distacco dal focolare. Così si apre questa piccola odissea familiare che nel giro di tre atti racconta, con ritmo brillante, le vicende e i caratteri dei tre personaggi in modo empatico ed essenziale. Uno spaccato quotidiano e condiviso, attraversato però da una vena di follia. Una famiglia “atipica” che si rivela, attraverso le proprie vicissitudini, portatrice di voci comuni.

I protagonisti dello spettacolo – prodotto da Teatro Stabile delle Marche – sono Orietta Notari, Barbara Moselli e Vito Saccinto.

Informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro Pergolesi 0731 206888. Inizio spettacolo ore 21.